Rifiuti
organici, riduzione degli imballaggi e dello spreco alimentare.
L'approccio strategico dell'Unione Europea in materia di rifiuti è orientato alla loro valorizzazione come risorsa, piuttosto che come fonte di inquinamento, da dover gestire e utilizzare al meglio. Per proteggere maggiormente l'ambiente, gli Stati membri devono adottare atti normativi e politiche di gestione dei rifiuti conformi alla seguente gerarchia, in ordine di priorità: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di altro tipo, smaltimento.
L’obiettivo è quello di trasformare l’UE in “una società fondata sul riciclaggio, che cerca di evitare la produzione di rifiuti ma che, in ogni caso, li utilizza come risorsa”.
In base ai dati Eurostat, nel 2016 la produzione di rifiuti urbani fa registrare, a livello di UE 28, un incremento rispetto al 2015 dello 0,7%, da circa 244,8 milioni di tonnellate a circa 246,6 milioni di tonnellate. Considerando il raggruppamento UE 15, l’aumento registrato è pari allo 0,2% (da circa 211,3 milioni di tonnellate a circa 211,7 milioni di tonnellate), mentre in riferimento ai nuovi Stati membri, si rileva nello stesso periodo, una crescita del 4% (da circa 33,6 milioni di tonnellate a 34,9 milioni di tonnellate).